Otite esterna o otite del nuotatore: quali sono i rischi che si corrono in estate

otite esterna

Goditi appieno le tue vacanze e allontana il rischio di contrarre l’otite esterna, molte volte causata da tuffi in piscina e giornate al mare con dell’acqua che rimane imprigionata all’interno dell’orecchio.

Ma perché l’otite esterna è chiamata orecchio del nuotatore? Perché, secondo le statistiche, chi pratica sport in acqua come il nuoto ha una probabilità di 5 volte superiore rispetto a chi non nuota in piscina con regolarità di contrarre quest’infezione. Per lo stesso motivo, l’otite esterna è molto più frequente in estate, quando si passa molto tempo a nuotare al mare o in piscina.

Le cause dell’otite esterna

Le cause dell’otite esterna sono da ricercarsi nell’azione di alcuni tipi di batteri, in particolare lo Staphylococcus aureus e lo Pseudomonas aeruginosa, che attaccano l’orecchio, provocando quindi un’infezione e la conseguente risposta immunitaria dell’organismo, ossia l’infiammazione della zona colpita.

I batteri hanno maggiore possibilità di attaccare in estate, proprio a causa di alcuni comportamenti o abitudini che per noi sembrano del tutto innocui ma che possono seriamente nuocere alla salute uditiva, come rimanere troppo tempo in acqua senza i tappi per le orecchie o utilizzare uno shampoo troppo aggressivo.

Infatti, quando si nuota senza tappi per le orecchie, può capitare che qualche gocciolina d’acqua resti intrappolata nel condotto uditivo; se l’acqua ricca di cloro, come quella della piscina, resta troppo a lungo a contatto con la pelle delicata dell’orecchio, provoca un processo di desquamazione della cute, creando terreno fertile per la proliferazione dei batteri, che amano gli ambienti caldi e umidi. Anche gli shampoo aggressivi o un’eccessiva sudorazione possono causare la desquamazione e lo sfaldamento della cute.

Otite esterna: sintomi e rimedi

I sintomi dell’otite esterna di origine batterica sono facilmente riconoscibili. Dapprima infatti compare una sensazione più o meno fastidiosa di prurito nella zona interessata, seguita dall’arrossamento del condotto uditivo esterno o anche di tutto l’orecchio. In un secondo momento, quando la risposta immunitaria si intensifica e aumenta l’infiammazione, si avverte dolore a tutto l’orecchio (otalgia). In alcuni casi, il dolore può essere così acuto da rendere difficile anche la masticazione e la respirazione, due movimenti che coinvolgono la muscolatura intorno alle orecchie.

Per poter contrastare efficacemente l’otite esterna ed evitare che diventi cronica, è importante intervenire subito recandosi dal proprio specialista otorino. Egli confermerà se si tratti o meno di otite esterna batterica (in alcuni casi potrebbe essere di origine virale o un’otomicosi) e vi fornirà la relativa terapia farmacologica. I farmaci prescritti saranno per lo più ad azione antibatterica, per eliminare la causa scatenante dell’otite, antinfiammatoria e analgesica, per alleviare il dolore.

Alcuni consigli per prevenire l’otite del nuotatore

Come abbiamo detto, il rischio di sviluppare un’otite batterica in estate è molto alto, ma non è detto che debba rovinarvi le vacanze. Seguendo alcuni consigli, è infatti possibile prevenire l’otite del nuotatore e godersi il mare o la piscina in completo relax.

Indossare tappi su misura per il nuoto impedisce all’acqua di entrare nel condotto uditivo e protegge le vostre orecchie. Ciò vale soprattutto per le orecchie dei bambini, molto più piccole e maggiormente esposte al rischio di infezione.  

Infine, fate anche attenzione ai prodotti per l’igiene personale: shampoo, balsamo e bagnoschiuma troppo aggressivi possono nuocere alle vostre orecchie.

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